Caro materiali – edilizia

Caro materiali – edilizia

Caro Materiali.

Gare desertebandi ai quali partecipa una sola impresa, aziende che si rifiutano di firmare il contratto per l’assegnazione dei lavori. Sono questi i problemi che stanno incontrando gli enti locali nel realizzare gli investimenti programmati. Problemi che potrebbero essere l’antipasto di quello che avverrà con l’attuazione del Pnrr. La “messa a terra” del piano europeo, infatti, rischia di essere travolta dal caro materiali che già adesso costringe le imprese a disertare gli appalti pubblici finanziati da risorse statali. Secondo l’Associazione nazionale dei costruttori edili, i rincari hanno già fatto lievitare le risorse necessarie a completare le opere previste nel piano di trenta miliardi. L’Ance ha accolto con soddisfazione i 10 miliardi stanziati nel decreto Aiuti di qui al 2026 per aggiornare i prezzari delle nuove gare e pagare le compensazioni per i lavori realizzati quest’anno, ma avverte che il governo dovrebbe esser pronto a intervenire ancora in caso di bisogno. I sindaci riuniti nell’Anci, dal canto loro, chiedono di utilizzare subito fino a 40 miliardi a valere sui fondi del Recovery per aggiornare gli importi dei progetti: “Invece di fare 100 scuole ne facciamo 80 ma almeno le finiamo”, spiega il vicepresidente Matteo Ricci.

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